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Il ladro di spezie

Project

Il ladro di spezie, cortometraggio a tema sociale diretto da Elia Bei e scritto a quattro mani con Alessandro Lui, nasce da un viaggio nel mondo musulmano che ha ispirato una riflessione sul tema del pregiudizio di cui questo mondo è vittima. Come si muove questa forma mentis occidentale quando ci troviamo nei luoghi della cultura araba? Come viene vissuta da chi viene giudicato? Quesiti che, insieme alla forte volontà di conoscere il mondo arabo, hanno spinto gli autori a realizzare Il ladro di spezie.

Elia Bei, laureato alla European Academy of Dramatic Arts e passato negli anni dietro la macchina da presa, racconta così il tema centrale del suo cortometraggio. «Il pregiudizio verso il mondo arabo, essendo tale, non è alimentato da fatti concreti ma da voci e sentiti dire nati e cresciuti in Occidente. Volevamo creare un discorso filmico che non prendesse troppo sul serio l’argomento e sviluppare una storia su una linea grottesca piuttosto che realistica per mostrare come il pregiudizio debba essere ridicolizzato, affinché diventi innocuo».

Bei, originario di Fermo, fa parte del duo artistico ALEA insieme ad Alessandro Lui, che è oltre ad essere co-sceneggiatore è anche il volto protagonista del corto. La storia non è soltanto un modo per approfondire le tematiche affrontate, ma un’opportunità per addentrarsi con occhi nuovi nelle insolite geografie e nelle affascinanti architetture della città marocchina. «Attraverso la chiave ironica», continua Bei, «abbiamo cercato di raccontare una realtà etnica e culturale che ci ha affascinato fin dall’inizio, facendoci scoprire qualcosa che pensavamo di conoscere già».

Il cortometraggio, girato interamente a Marrakech e prodotto da ALEA in collaborazione con la 8 Production di Laura Catalano, si è aggiudicato il bando SIAE per la distribuzione internazionale.

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